Esiste un documento risalente all’anno 1581 nel quale si attesta ufficialmente la presenza di una proprietà chiamata San Polino, composta da un podere, dei campi coltivati, una vigna, un bosco e sei olivi. La proprietà apparteneva all’ospedale di Santa Maria della Croce a Montalcino, la cui funzione era quella di offrire cure e ristoro ai pellegrini che si trovavano a transitare da quelle parti. San Polino faceva parte di una tenuta di oltre trenta fattorie, frantoi, fornaci e botteghe.
Nel diciottesimo secolo la nobile famiglia senese dei Piccolomini prese possesso del podere, che dal punto di vista architettonico è rimasto pressoché intatto fino ad oggi, compresi i sei olivi citati nel documento.
L’attuale San Polino venne acquistata nel 1991 dal triestino Luigi Fabbro e la moglie inglese Katia Nussbaum, nel momento in cui Montalcino aveva iniziato a ripopolarsi dopo la crisi economica e demografica generata negli anni ‘60 dall’inizio della fine della mezzadria.
Oggi l’azienda è gestita da tutta la famiglia, infatti i figli Daniel e Giulio partecipano attivamente a tutte le fasi di produzione e vinificazione. La parte agronomica è precisa ed attenta, mai invasiva. Si prediligono zappature, lievi potature verdi e sfogliature in una decina di passaggi. Vengono irrorati preparati biodinamici, mentre i prodotti specifici per la protezione delle piante come rame, zolfo ed estratto di pino siberiano sono utilizzati solo per contrastare sul nascere i piccoli focolai d’infezione come peronospora e oidio. L’altitudine di circa 450 metri s.l.m., i terreni sciolti e rocciosi, l’esposizione a sud e la pendenza dei declivi sui quali poggiano i filari, creano le condizioni ideali per lo sviluppo di viti forti e robuste.
Totale della superficie vitata: 8 ettari
Produzione aziendale media annua: 25.000 bottiglie
Uve di proprietà: 100%
45,50 €
iva inclusa